sabato 1 aprile 2017

Che strumento suoni? La pianola

Per molte persone io suono la pianola: non il pianoforte, non l'organo o altro strumento a tastiera (il sintetizzatore ad esempio) bensì la pianola.

Ritengo che sia arrivato il momento di fare un po' di chiarezza sulla questione 😄.

In effetti negli anni '70 e '80, se penso al mio contesto familiare/scolastico, o suonavi il pianoforte o suonavi "la pianola". Con questo termine ci si riferiva a tutta una serie di strumenti a tastiera tra loro diversi: l'organo elettronico, i piccoli chord organ prodotti ad esempio dalla Bontempi (molto simili all'armonium per quanto concerne la generazione del suono), ecc. La gente però semplificava e riduceva il tutto ad un unica parola: pianola.

Altri strumenti a tastiera che invece godevano di una loro individualità erano l'organo (cioè l'organo a canne) e l'organo Hammond ma si sapeva che qui si giocava in un altro campionato.

 Detto questo però, la pianola rimane uno strumento diverso da quello che comunemente viene inteso dalla gente: si tratta infatti di un pianoforte automatico, uno strumento che è in grado di suonare in modo autonomo brani musicali codificati per mezzo di fori su di un rullo di carta. Potete soddisfare la vostra curiosità consultando la pagina che wikipedia gli ha dedicato.

Perchè questo post?

A cavallo tra gli anni '70 e '80 si collocano le mie prime esperienze musicali (cioè suonare e scrivere musica) e in quel periodo il primo strumento a tastiera che ho avuto a disposizione era un organo elettronico prodotto dalla Farfisa che si chiamava "Bravo". Per i motivi spiegati sopra quello strumento, non assomigliando per nulla ad un pianoforte, non poteva che essere una pianola 😡.

E' chiaro che rispetto a "organo elettronico" o a "sintetizzatore" questa parola è più semplice da pronunciare e immediata. Ricorda infatti il nome del pianoforte ma nello stesso tempo qualcosa di diverso. Però io ci tenevo che la gente usasse il termine corretto perchè pianola suonava un po' da sfigati (inutile girarci intorno).

 Ma non ero certo l'unico: anche il grandissimo Rocco Tanica si è definito pianolista del gruppo Elio e le storie tese e non faccio fatica a capire il perché.

Oggi, con qualche anno in più sulle spalle, quando mi capita ancora di sentirmi definire come un suonatore di pianola mi limito a confermare il fatto (non senza un certo sentimento di orgoglio 😀).

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